Passa ai contenuti principali

GKT CAMP 2022





E' mercoledì sera e un giovane atleta del GKT non riesce a dormire...l'indomani alle 8 ci sarà il ritrovo con il resto della squadra e lui non vede l'ora di partire...4 giorni, lontano da casa, da solo senza mamma e papà, tra amici e coach. Come riuscire a dormire? Un mix di tensione, entusiasmo, gioia e una buona dose di incertezza per ciò che lo aspetterà lo tiene sveglio...

Giovanni ha mantenuto la parola: ci aveva promesso il CAMP quest'anno...e così è stato! 
Giovedì 1 settembre alle ore 8.30 un bel gruppetto di atleti è salito sul pullman ed è partito verso Predaia, in provincia di Trento. 
Il piccolo atleta saluta la mamma dal bus e lei sa di lasciarlo in buone mani. Sa che quel sorriso che gli vede sul viso lo accompagnerà per tutti e 4 i giorni...sa che anche questa sarà un'esperienza che si porterà nel cuore. 
Arrivati intorno a mezzogiorno, dopo pranzo prima tappa del summer camp: una bella escursione con la guida alpina alla scoperta di boschi, sentieri e persino funghi nei dintorni del rifugio Sores. Bambini, ragazzi e adulti si muovono in gruppo, si respira un'aria di serenità e pace...si ride e si scherza, e a turno si tengono al guinzaglio i cani di Barbara e Giovanni.
Il giovane atleta è un po' affaticato...ma non la sente tanto la fatica, ciò che lo circonda lo distrae continuamente: la natura, gli amici, l'arietta frizzante, le risate, gli scherzi...
Alle 20.00 la squadra è a cena e Giovanni rassicura i genitori che sta procedendo tutto bene. Il telefono non prende, meglio chiamare su WhatsApp. 
La mamma del karateka resiste alla tentazione di telefonare, lo immagina con gli amici a giocare a biliardino o a tennis tavolo, o magari all'esterno ad esaurire le ultime forze rimaste...sa che sta bene e questo le basta. 
Il mattino dopo colazione alle 8.30: le facce sono un pochino stropicciate, forse perchè nelle camere si chiacchiera fino a "tardi", si ride e si scherza insieme. Anche questo è aggregazione, anche questo è puro divertimento!
Venerdì giorno di allenamento e in una location così allenarsi è ancora più bello...ve li immaginate? Bimbi e ragazzi in un prato, insieme, a respirare ossigeno lontano da ogni frenesia, solo divertimento, passione, amicizia. 
Il giovane atleta gioca, si allena, con orgoglio prende le sue protezioni rosso fiammante e le indossa come se lo rendessero invincibile...che bella sensazione... Si guarda intorno e sente fortemente di voler appartenere a questo mondo, insieme a queste persone che lo circondano. La sensazione di trovarsi nel posto giusto è una delle più belle che ci possa essere...
E' sabato e i nostri ragazzi percorrono il parco avventura di fronte al rifugio in lungo e in largo. Chi per la prima volta, chi invece con un briciolo di esperienza in più. Ciò che conta è lo spirito con cui grandi e piccini affrontano le varie difficoltà dei percorsi. Ognuno sente di superare un piccolo o grande limite nel camminare a qualche metro da terra, nel lanciarsi nel vuoto con una carrucola, nel cercare di stare in piedi su tronchi che continuano a muoversi sotto i loro piedi... 
Il piccolo karateka nonostante le difficoltà dei percorsi si lancia e li affronta: stavolta non vuole cadere. La soddisfazione di essere arrivato in fondo più di una volta lo riempie di orgoglio nei confronti di se stesso. Che grande lezione! E' proprio vero che ogni limite esiste proprio per essere superato...
A fine giornata un pochino di stanchezza si fa sentire ma è l'ultima sera del Camp, non si molla finchè Giovanni non manda tutti in camera. "Ma come, di già?!" pensa il giovane atleta. Vorrebbe che quella serata non finisse mai...perchè sa che l'indomani si torna a casa e bisognerà aspettare un altro anno prima di ritrovarsi nuovamente al Camp. 
La scritta "Gio karate" appare sul display del telefono della mamma: il primo pensiero è che ci possa essere una qualche emergenza. Un pensiero che viene immediatamente spazzato via dalla voce del giovane atleta:  "Ciao mamma, come stai?". Seguono racconti a raffica delle partite vinte e perse a ping pong, dei percorsi fatti, dei funghi visti, degli amici in camera, dei cani di Giovanni, del cibo, della guida alpina, degli allenamenti, del tempo...in 3 minuti sono stati racchiusi 3 giorni di Camp. Se non è entusiasmo questo...la mamma gli fa una sola domanda: "Ti sei divertito?" "Sì mamma, tanto, tantissimo. Ho un po' voglia di tornare ma vorrei anche stare qui ancora qualche giorno."
Niente da aggiungere. Un solo pensiero: siamo nel posto giusto 🧡💙
Domenica giorno di rientro: partenza intorno alle 8.30 e arrivo per pranzo. 
Il Camp si conclude con un arrivederci a presto, anzi a prestissimo per alcuni atleti impegnati nel pomeriggio alla manifestazione "100 Associazioni" di Salò. 
Per tutti gli altri l'appuntamento è fra una settimana direttamente in palestra: si riparte! 

Grazie ai coach per aver accompagnato i ragazzi al Camp e per avergli regalato 4 giorni di divertimento, sport e aggregazione. 
Grazie ai genitori che gli hanno consegnato i loro figli, dimostrando una grande stima e fiducia. 
Grazie a bambini e ragazzi che hanno vissuto con entusiasmo ogni istante di questo Camp.
All'anno prossimo!

GKT 🧡💙🥋🥊











Commenti

Post popolari in questo blog

PRESENTIAMO IL NOSTRO PREPARATORE ATLETICO 💪🏼🤩💯

Definito come Metodologo dalla Scuola dello Sport del Coni (Sport Scientist in lingua anglosassone) oggi vi presentiamo uno “specialista delle Attività Motorie e Sportive"…si tratta del Professor Walter Stacco.  La sua esperienza agonistica nasce in giovane età nelle discipline sportive del nuoto, canottaggio e sci alpino per poi continuare la sua inclinazione naturale occupandosi di tutto quello che è sport di alto livello.  Consegue la laurea all’Isef alla Cattolica Sacro Cuore con 110 e lode. Vince la borsa di studio del CONI- Università dell’Aquila e partecipa al corso biennale di specializzazione in Tecnica e Pratica Sportiva (ex corso per Maestro dello Sport) presso la Scuola dello Sport Coni-Roma, anche qui conseguendo la Lode a menzione su una tesi sulla preparazione fisico-atletica. Docente per la Scuola Regionale dello Sport del CONI Lombardia, è anche docente nei corsi per la formazione tecnica della Fijlkam e della Federkombat. Dal 1981 insegna nelle scuole di og...

PRESENTIAMO LA NOSTRA FISIOTERAPISTA BARBARA GHIDINI

  Barbara Ghidini si laurea in fisioterapia nel 1997 con successivo master in rieducazione posturale globale nel 1999.  Continua i suoi studi con la formazione superiore in rieducazione posturale globale applicata alla scoliosi nel 2011, la formazione in pilates Fisios Matwork e piccoli attrezzi nel 2015 e formazione in Corpo e Coscienza Metodo Georges Courchinoux nel 2018.  Si diploma nel 2016 in Ohashiatsu presso la Ohashi Institute. Ex giocatrice di pallavolo, ama il mare; è un'abile cuoca, sforna dolci deliziosi e gestisce anche un Bed & Breakfast.  Per la Garda karate Team ricopre il ruolo di professionista fisioterapista ma è anche cintura nera III dan, è responsabile Coach di karate del gruppo sportivo e ha conseguito da poco l’abilitazione di arbitro Csen.  Il ruolo che ricopre come fisioterapista interno alla Asd è un valore aggiunto enorme per i nostri atleti che praticano una disciplina che spesso può portare a lesioni muscolari e contratture: sap...

PRESENTIAMO LA NOSTRA ESPERTA DI VISUAL TRAINING

  Chiara Capuccini, classe 1990, consegue il titolo di studio come Ottico-Optometrista e poi prosegue con un master di specializzazione in visual training sportivo , rieducazione visiva DSA e rieducazione visuo posturale.  Ama le passeggiate nella natura, gli animali e naturalmente il suo lavoro! L’ Optometrista è una figura professionale esperta nell'educazione visiva. Dal punto di vista medico, lavora per prevenire e correggere eventuali difetti visivi o anomalie della vista, dal punto di vista del potenziamento, lavora per insegnare e allenare l’occhio a performare al meglio. Un approccio accurato di visual training, porta l'atleta ad un miglioramento notevole delle prestazioni visive e quindi a potenziare le prestazioni sportive. Nel karate quello che si cerca di potenziare sono: la capacità reattiva dell’atleta (per permettere di schivare i colpi e aumentare la concentrazione), la coordinazione binoculare per mantenere una continuità di fissazione visiva su un oggetto (...